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Gruppo Alpini e ANPI

Lezioni speciali per le classi terze della secondaria

Utente IC Romagnosi Carate

da Ic Romagnosi Carate

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Due incontri-testimonianza toccanti che rappresentano la sinergia costante dell’istituto comprensivo Romagnosi con le associazioni del territorio. Le classi terze della secondaria di primo grado hanno avuto la possibilità nei giorni scorsi di vivere due momenti intensi
con Gruppo Alpini e ANPI in preparazione a una data significativa quale è il 25 Aprile, 79esimo anniversario dalla Liberazione dal nazifascismo. Alcune sezioni hanno incontrato mercoledì il coro A.N.A. “La Baita” di Carate, guidato dal maestro, nonché docente della
scuola secondaria Cavalier Mauro Villa Verga; presentatore dell’incontro per il gruppo Claudio Riva; gli alunni hanno così approfondito il ruolo degli alpini nelle due Guerre Mondiali, in preparazione all’uscita didattica sulla Linea Cadorna e al forte Montecchio. Giovedì 18 altre terze hanno avuto la possibilità di sentire la testimonianza di Rosella Stucchi e Milena Bracesco, figlie rispettivamente di Giovanni Battista Stucchi ed Enrico Bracesco, ex partigiani, uno dei quali deceduto in Germania, dove era detenuto come prigioniero politico. L’incontro, promosso dall’ANPI locale nelle figure di Enrico Mason e Paola Pozzoli, ha permesso di approfondire una delle pagine più dolore nella storia del nostro Paese. Stucchi, noto avvocato antifascista, scomparso negli anni Ottanta, fu uno dei ragazzi del ’99, partecipò alla Ritirata di Russia nel secondo conflitto mondiale, scampò le deportazioni, dimostrando fino al termine della sua vita un impegno sociale e civico di alto valore, nonché fu un esempio di moralità e umanità riconosciute pubblicamente. Bracesco, invece, partigiano e caposquadra attrezzeria alla Breda V, venne arrestato il 13 marzo per strada a Monza. È il primo mutilato della Resistenza operaia. Dopo una permanenza di più di un mese nel carcere di S. Vittore, trascorrerà tre mesi nel campo di transito di Fossoli e quasi due settimane in quello di Bolzano, dopodiché verrà condotto al KL di Mauthausen, dove troverà la morte presso l’Istituto eutanasia di Hartheim. Storie vive e toccanti che gli alunni hanno ascoltato, ponendo domande ai protagonisti diretti della storia. Due momenti che insegnano come la collaborazione con gli enti del territorio rappresenti un arricchimento, specialmente per le giovani generazioni che devono far tesoro del passato perché nel presente gli stessi errori non si ripetano.