Ricorre il 9 Marzo l’80esimo anniversario dall’eccidio di Pessano in cui morirono tre concittadini caratesi: Claudio Cesana, Dante Cesana e Angelo Viganò, appartenenti alla 119° Brigata Garibaldi. Un episodio che ancora oggi richiama alla memoria la Resistenza contro i nazifascisti che portò alla Liberazione del nostro Paese dalla dittatura. È doveroso fare memoria di quel tragico e doloroso avvenimento e onorare i martiri che donarono la vita piuttosto che tradire i compagni e lasciare l’Italia in mano all’invasore. Oltre a loro ricordiamo altri caratesi che si sacrificarono per la Patria: Augusto Cesana, morto di stenti a Flossenburg (in memoria del quale è stata recentemente posata una pietra d’inciampo in via Azimonti di fronte alla casa che gli diede i natali), Andrea Ronchi, agliatese fucilato a Introbio, e Sergio Devani, milanese sfollato nel caratese e fucilato a Cambiago. La fucilazione dei nostri concittadini e di altri quattro partigiani brianzoli (Angelo Barzago, nato a Bussero; Romeo Cerizza, milanese; Alberto Gabellini, nato a Cambiago; Mario Vago, nato a Sacconago) avvenne a Pessano con Bornago da parte delle truppe di occupazione tedesche e della Guardia Nazionale Repubblicana, come rappresaglia, in seguito al ferimento mortale di un tenente tedesco, responsabile del distaccamento dell’Organizzazione Speer di Pessano, avvenuto il giorno 8 Marzo. Prima che venisse dato l’ordine di sparare, venne allontanato Carlettino Vismara di Carate che, grazie alla sua giovanissima età, fu salvato dalla fucilazione, ma costretto ad assistere al compiersi dell’eccidio. Domenica 2 Marzo c’è stata l’occasione del ricordo a Carate (la cerimonia pubblica sarà ripetuta il giorno dell’anniversario a Pessano). In piazza Battisti autorità, associazioni e alunni di quinta primaria di Carate e Pessano hanno fatto memoria dell’eccidio e gli studenti hanno intonato insieme le canzoni “Bella Ciao” e “La Guerra di Piero”. Successivamente si è tenuto il corteo verso il cimitero di Carate dove sono state posate le corone ai monumenti dei caduti. Fare memoria di questi avvenimenti ci aiuta oggi a onorare quegli uomini che scelsero consapevolmente di andare incontro alla morte, pur di lottare per il bene comune. Grazie al sacrificio loro e di tanti altri, l’Italia ha potuto costruire una democrazia basata su valori solidi e imprescindibili. Nell’istituto comprensivo di Carate, ogni anno, gli studenti di primaria e secondaria di primo grado elaborano studi, ricerche e opere creative per commemorare l’accaduto. Gli alunni di terza media, durante questa settimana, ricorderanno con le insegnanti il sacrificio dei nostri partigiani morti per la libertà e la Patria. In questi tempi oscuri, in cui i conflitti sono tornati a generare paura e disperazione nel nostro e in altri Continenti, l’esempio e il sacrificio di quei giovani partigiani ci deve aiutare a comprendere quanto la guerra sia un’inutile strage e la pace debba invece essere perseguita ad ogni livello.
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