È stato un bel momento di condivisione e ha permesso agli alunni di terza di fare domande ai ragazzi più grandi che già vivono la realtà della scuola superiore. Da anni questo momento di incontro rientra tra le attività del progetto Orientamento, uno tra i più significativi del nostro istituto: conoscere sè stessi (attitudini, interessi, aspirazioni…) e le proprie aspettative professionali, avviarsi verso il mondo del lavoro, comprendere meglio l’organizzazione della scuola secondaria di secondo grado e raccogliere i dati necessari e le informazioni per una scelta consapevole della scuola futura sono tra gli obiettivi che vengono perseguiti anche grazie alla presenza di una funzione strumentale dedicata all’orientamento, ruolo ricoperto dalla prof.ssa Anna Redaelli. Dall’inizio dell’anno scolastico sono stati numerosi gli incontri con le scuole superiori del territorio e la presenza della dott.ssa Cinzia Pititto, psicologa esperta in orientamento, supporta docenti, alunni e famiglie in questo delicato momento di passaggio. I test attitudinali cui gli alunni di terza sono stati sottoposti nelle scorse settimane, infatti, si presentano come un’occasione per riflettere sulla situazione didattica e comportamentale di ciascun alunno che quindi può scegliere con una consapevolezza maggiore, dopo aver ricevuto il consiglio orientativo dai propri insegnanti. Nelle classi terze, inoltre, non mancano momenti di dibattiti a partire da letture, pellicole cinematografiche o incontri con personalità significative. Insomma, le attività che accompagnano studenti e famiglia verso la scelta della scuola superiore sono varie e interessanti. E non riguardano solo la classe terza. La didattica orientativa parte già da piccolissimi ed è un approccio educativo e formativo che ha come finalità quella di aiutare gli studenti e le studentesse a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie attitudini e delle proprie capacità. Ogni nostro intervento didattico e ciascuna disciplina, in particolare dal primo anno di scuola secondaria di primo grado, sono orientativi in un percorso di progettazione dell’ambiente di apprendimento nel quale trova spazio anche l’autovalutazione. La riflessione sul percorso effettuato e sul proprio stile cognitivo è importante per tutti ed è anche un forte rimando ai docenti perché si possa riflettere sull’impostazione della didattica. La didattica orientativa include l’acquisizione di competenze trasversali, come la capacità di pensiero critico, la capacità di risolvere i problemi, la capacità di comunicare e di interagire con le altre persone, di assumersi responsabilità. L’orientamento è esperienziale ed è per questo che si lavora con attività capaci di mostrare che in qualsiasi contesto, ogni disciplina può far emergere peculiarità e caratteristiche. L’impegno del nostro istituto è dunque quello di puntare sulla didattica orientativa che significa anche insegnare a fare ricerca dentro di sé, insegnare ciò che non si sa, per scoprire sempre di più sé stessi e i propri doni.
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